A Montegridolfo - 26 maggio

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Mancano più o meno 10 giorni al voto e gli impegni si infittiscono. Dopo aver ascoltato Geo Agostini (a Serbadone di Sotto) il “menu” propone la presentazione di Nadia Fraternali a Trebbio di Montegridolfo. E’ il primo evento pubblico della lista “Democratici per Montegridolfo”. So che qualche problema (più che altro qualche “tensione”) c’è e sono curioso di vedere quali siano e quale sarà la partecipazione della gente.
 
La giornata è stata semplicemente torrida (35 gradi, simpaticamente), se non altro la sauna continua mi ha aiutato a smaltire il mal di gola e a mantenere una linea invidiabile (per i miei standard): l’obiettivo delle “due cifre” sulla bilancia è a portata di mano, così come la possibilità di dare una rappresentanza “a sinistra” alla Valconca in Consiglio Comunale. Buone sensazioni e riscontri un po’ dovunque anche se, come so bene, il giorno prima delle elezioni, facendo la conta dei voti promessi si ottengono sempre percentuali bulgare (promesse parzialmente e puntualmente disattese nel segreto dell’urna). Da pochi giorni mi sono “accreditato” come politico su Facebook: 60 sostenitori in tre giorni. Non male ! Ore 21: esco di casa, “mollando” Leo (che tenta la carta tattica del “brignolino” con lacrimuccia per tenermi a casa, quasi riuscendoci) alla “nonna Dory” (cosa saremmo noi candidati, senza una moglie che ci sopporta e una famiglia che ci supporta ?) e mi dirigo alla palestra di Trebbio. La gente sta arrivando, saluto Nadia e vengo letteralmente assalito da Sara Rossi (potenziale Assessore alla Cultura di Montegridolfo) con un “Ciaaaaooooo, ma come stai ? ma lo sai che… ma io… ma davvero sei candidato alle provinciali ? Ti voto !” (tempo netto del profluvio di parole: 2 secondi e 3 decimi). Sinceramente mi ero dimenticato di Sara (poi più tardi recupero dal “data base” delle facce i riferimenti giusti: prendevamo lo stesso pullman per andare a scuola a Pesaro, la ricollego alla faccia del fratello): la classica situazione in cui parli con una persona per 10 minuti, come se la frequentassi da sempre, e poi pensi “ma chi cavolo era ?”. La presentazione inizia e Nadia mi fa “aprire i lavori”: non me l’aspettavo e contavo di “carpire” durante il loro discorso qualche elemento sul quale ricamare. Peccato: in ogni caso provo a “commuovere” i compagni di Montegridolfo parlando dei miei trascorsi in Democrazia Proletaria, nei Gruppi Leninisti e nel PCI (vedi mai, qualcuno si convincesse a dare un “voto utile” per la Valconca) e poi entro nel merito delle cose; il ruolo della Valconca, la necessità di lavorare assieme , il fatto che potrò farlo bene perché ai candidati sindaco mi lega un rapporto personale solido e così via. Voto: 6- (di autostima), si poteva fare meglio. La presentazione dei candidati mi lascia favorevolmente stupito. I primi tre interventi di autopresentazione dei candidati sono incredibilmente di livello: un dirigente provinciale (a Pesaro), un’insegnante di lettere (la Sara di cui sopra: un vero vulcano, Montegridolfo avrà di che “preoccuparsi” in futuro), uno specializzando in psicologia e un discreto numero di under 30 molto motivati/emozionati.   Insomma: un bel gruppo, affiatato e con grandi competenze. Mi sono decisamente piaciuti. Al termine della presentazione della lista e del programma il dibattito si accende: le tensioni che hanno segnato il mandato di Nadia si evidenziano, ma il Sindaco uscente più o meno se la cava rispondendo nel merito delle questioni (alcune di interesse personale “spicciolo” del proponenti) o comunque glissando con discreta eleganza sulle questioni più spinose. Ah, sì: pare che Nadia non partecipi alle feste parrocchiali (falso ! dice qualcuno)… se siamo a questi livelli mi chiedo a che serve aver messo in piedi una squadra del genere (ma tant’è: qui si vincono e perdono elezioni sul fatto che “non si sorride per strada”. Bah !). Il “simpatizzante PD” Gamboni (se non ho inteso male, in ogni caso consigliere di minoranza uscente) fa pubblica dichiarazione di NON voto alla lista del PD. Nei paesini capita e (va detto) a Montegridolfo, da sempre, si fronteggiano due liste: una di sinistra e una di sinistra-centro. Non dimentichiamoci che a queste latitudini e altitudini il “fu” PCI superava il 60% dei consensi e Rifondazione Comunista (e annessi cespugli derivanti dalle molte scissioni) ha ancora uno zoccolo durissimo di elettori. Vengo chiamato in causa in quanto mondainese: il “compagno” Gamboni vorrebbe più feste e più turismo e dice a Nadia di “imparare dai migliori” (cioè noi mondainesi). La cosa mi lusinga ma una cosa devo dirla e la dico: se Mondaino è quel che è lo deve (anche e soprattutto) al volontariato organizzato rispetto al quale l’Amministrazione (che qualche merito ce l’ha… beninteso) è convintamente complice. Su questo i “cugini” di Montegridolfo aprono un “pacato” dibattito che verte sui “soliti 7-8 che tirano da sempre la carretta”: insomma tutto il mondo è paese e Montegridolfo non fa eccezione. A seguire buffet (semplice: un po’ di bibite, dolcetto, pizzetta. Dopo tanto parlare e sudare ci voleva, nonostante sia quasi mezzanotte). E’ il momento dello “struscio” e dei commenti a caldo (i 32 gradi aiutano…): i compagni e gli amici vengono a farti gli in bocca al lupo; i conoscenti (quelli che non votano a sinistra, anzi…) ti vengono a dire che una croce sul simbolo del PD e quindi un voto per te non te lo negheranno di certo.  Apprezzo il gesto e capisco il sacrificio. Due pensieri mi attraversano la mente: uno è “bulgaro” (le proiezioni su Montegridolfo mi accreditano di un 78%), l’altro è al segreto dell’urna (magari non sarà il 78% ma qualche voto di stima, alla fine, lo rimedierò…). Si è fatta mezzanotte: domani si lavora (salvo presenziare un’oretta al mercato di Mondaino; alle 21.00 di nuovo in trincea a Saludecio, per la precisione a S. Ansovino) e vorrei salutare mia moglie o almeno provarci. Ovviamente Milena, quando arrivo a casa, dorme. Più che un saluto è una sveglia…  Fortunatamente (per lei e per Leo) tra 10 giorni sarà tutto finito. Spero che non abbia letto le leggi di Murphy: in particolare quella che dice “Sorridi… domani sarà peggio !”.
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