Ieri sera (20 maggio) si "giocava" in casa. Una volta ritirati i materiali elettorali a Rimini, immortalato Stefano Vitali alla guida del suo camper, al momento della partenza verso le colline, si fa il punto della situazione (nei collegi provinciali) con Riccardo Fabbri e il comitato elettorale di Vitali. Si parla, sottovoce, della "guerra dei sondaggi" tra PDL e PD: ognuno fornisce i propri numeri, ovviamente diametralmente opposti. Alla fine toccherà contare schede e croci (l'8 giugno) e vedere chi avrà prevalso.
Ore 18.45: parto alla volta di Mondaino, direzione Teatro Dimora, abbiamo fissato per le 19.00 un incontro con le associazioni mondainesi, Stefano Vitali e Roberto Piva. Una trentina i presenti.
Fa gli onori di casa Fabio Biondi che racconta - assieme a Fabio Forlani (candidato Sindaco a Mondaino) - cosa rappresenti l'Arborete e l'associazionismo per Mondaino (una trentina i presenti che, per orario e giorno rappresenta un mezzo miracolo). Dibattito con Vitali e buffet. Intervengo solo in chiusura per riaffermare ciò che penso e fugare i dubbi di alcuni rapresentanti delle associazioni circa la reale volontà di colaborare tra Comuni limitrofi. In questo il passaggio di Vitali sulla necessità di muoversi come territorio è stato netto: su una Valconca unita Stefano ci conta e la auspica. Anche a costo di perdere voti. Chapeau !
La stanchezza di questi giorni inizia a farsi sentire: ore 20.40 mi fiondo a casa per doccia veloce e cambio d'abito e sono pronto (ore 21.00) per la presentazione della lista "Insieme per Mondaino" che mi vede (anche) tra i candidati a consigliere comunale. Mio figlio Leonardo mi guarda entrare e uscire di casa con la velocità del fulmine. Sguardi eloquenti e "piantino" strategico (è sempre così: quando corri a rimetterci sono sempre quelli a cui dovresti star più vicino. Leo crescendo capirà, spero, mia moglie continua a sostenermi. Il che rinfranca).
Sala del Durantino affollata (una settantina di persone) che resistono (per la maggior parte) alle quasi due ore di presentazione. Apre i lavori Luigino Casadei raccontando i motivi della scelta di Fabio Forlani come candidato Sindaco, prosegue Roberto Piva parlando di servizi e sanità (oltre che della sua esperienza in Regione) e confermando il suo appoggio alla nostra lista e alla mia (personale candidatura) conclude la prima parte della serata Stefano Vitali, oramai "mondainese onorario", con un passaggio sulla qualità del gruppo dirigente mondainese. Un passaggio non di circostanza che, ritengo, sia di sprone per noi e farà riflettere molti dei presenti. Ribadisce il fatto che la possibilità di avere un rappresentante locale in consiglio provinciale può concretizzarsi, su questo passaggio intercetto un paio di occhiate di "compagni" molto soddisfatte e "sorprese" dal sostegno edalla stima espressa dal Candidato Presidente.
A quel punto ci presentiamo, parto io in quanto candidato provinciale (e consigliere comunale) e via via gli altri. Molta concretezza, un po' di emozione ma la passione e l'entusiasmo del gruppo traspare.
15 minuti al Sindaco uscente per raccontare quanto fatto in dieci anni e per togliersi (elegantemente) qualche sassolino dalla scarpa. La lista civica (a noi avversa) ha ben pensato di "lanciare" la campagna di comunicazione con un simpatico "salviamo Mondaino dal Declino" un vero e proprio sputo in faccia a chi, nelle associazioni ha messo cuore e anima per portare Mondaino e le sue manifestazioni nella posizione attuale. Una mistificazione evidente di una realtà sotto gli occhi di tutti: un paese in declino non investe in nuovi servizi, non apre asili nido, non ragiona in prospettive di 20 anni. Certo, magari qualche attività commerciale ha chiuso (ma è una tendenza generale): capisco che non avere un ferramenta o un barbiere possa dare fastidio. Ma negli ultimi dieci anni siamo passati da 1 a 5 ristoranti o agriturismo, da 0 a 6-7 attività ricettive (B&B e agriturismo con alloggio), abbiamo aperto nuovi musei, promosso il territorio, intessuto una rete di relazioni importanti con Enti e Amministratori, realizzato uno dei 7 nuovi teatri italiani dal dopoguerra a oggi.
Ma quale declino ? Da chi ha sempre ragionato a 20 minuti come prospettiva temporale e a 20 cm come orizzonte territoriale non ci si poteva aspettare di meglio. Sottoscrivo la frase di Luigino Casadei che (testualmente) afferma che, su quella vignetta qualcuno ha "decisamente toppato". Applausi.
Prende la parola Fabio e racconta il programma, i progetti e i principi che ci guidano. 45 minuti di esposizione chiara, appassionata e convincente, con qualche passaggio (sul welfare state che gli ha concesso di laurearsi ed affermarsi) che ha scosso gli animi di quache "compagno" presente. Finalmente qualcosa di sinistra... ci voleva un ragazzo che viene du una tradizione moderata per dirla. Costruire il PD non è stato vano.
Il dibattito (dopo 2 ore) non è dei più accesi, complice l'assenza dei rappresentanti dell'altra lista (per lo meno quelli di punta...). Alle 23.30 si esce dalla Sala con la consapevolezza di aver dato un'ottima prova di noi e delle nostre capacità.
Spuntino di mezzanotte (nella concitazione non sì è cenato...) e poi a nanna.
Domani (oggi, il 21) è un altro giorno, c'è altra gente (a S. Maria del Monte) da incontrare e un candidato Sindaco (Davide Garavaglia) da sostenere.