Mancano più o meno 10 giorni al voto e gli impegni si infittiscono. Dopo aver ascoltato Geo Agostini (a Serbadone di Sotto) il “menu” propone la presentazione di Nadia Fraternali a Trebbio di Montegridolfo. E’ il primo evento pubblico della lista “Democratici per Montegridolfo”. So che qualche problema (più che altro qualche “tensione”) c’è e sono curioso di vedere quali siano e quale sarà la partecipazione della gente.
 
La giornata è stata semplicemente torrida (35 gradi, simpaticamente), se non altro la sauna continua mi ha aiutato a smaltire il mal di gola e a mantenere una linea invidiabile (per i miei standard): l’obiettivo delle “due cifre” sulla bilancia è a portata di mano, così come la possibilità di dare una rappresentanza “a sinistra” alla Valconca in Consiglio Comunale. Buone sensazioni e riscontri un po’ dovunque anche se, come so bene, il giorno prima delle elezioni, facendo la conta dei voti promessi si ottengono sempre percentuali bulgare (promesse parzialmente e puntualmente disattese nel segreto dell’urna). Da pochi giorni mi sono “accreditato” come politico su Facebook: 60 sostenitori in tre giorni. Non male ! Ore 21: esco di casa, “mollando” Leo (che tenta la carta tattica del “brignolino” con lacrimuccia per tenermi a casa, quasi riuscendoci) alla “nonna Dory” (cosa saremmo noi candidati, senza una moglie che ci sopporta e una famiglia che ci supporta ?) e mi dirigo alla palestra di Trebbio. La gente sta arrivando, saluto Nadia e vengo letteralmente assalito da Sara Rossi (potenziale Assessore alla Cultura di Montegridolfo) con un “Ciaaaaooooo, ma come stai ? ma lo sai che… ma io… ma davvero sei candidato alle provinciali ? Ti voto !” (tempo netto del profluvio di parole: 2 secondi e 3 decimi). Sinceramente mi ero dimenticato di Sara (poi più tardi recupero dal “data base” delle facce i riferimenti giusti: prendevamo lo stesso pullman per andare a scuola a Pesaro, la ricollego alla faccia del fratello): la classica situazione in cui parli con una persona per 10 minuti, come se la frequentassi da sempre, e poi pensi “ma chi cavolo era ?”. La presentazione inizia e Nadia mi fa “aprire i lavori”: non me l’aspettavo e contavo di “carpire” durante il loro discorso qualche elemento sul quale ricamare. Peccato: in ogni caso provo a “commuovere” i compagni di Montegridolfo parlando dei miei trascorsi in Democrazia Proletaria, nei Gruppi Leninisti e nel PCI (vedi mai, qualcuno si convincesse a dare un “voto utile” per la Valconca) e poi entro nel merito delle cose; il ruolo della Valconca, la necessità di lavorare assieme , il fatto che potrò farlo bene perché ai candidati sindaco mi lega un rapporto personale solido e così via. Voto: 6- (di autostima), si poteva fare meglio. La presentazione dei candidati mi lascia favorevolmente stupito. I primi tre interventi di autopresentazione dei candidati sono incredibilmente di livello: un dirigente provinciale (a Pesaro), un’insegnante di lettere (la Sara di cui sopra: un vero vulcano, Montegridolfo avrà di che “preoccuparsi” in futuro), uno specializzando in psicologia e un discreto numero di under 30 molto motivati/emozionati.   Insomma: un bel gruppo, affiatato e con grandi competenze. Mi sono decisamente piaciuti. Al termine della presentazione della lista e del programma il dibattito si accende: le tensioni che hanno segnato il mandato di Nadia si evidenziano, ma il Sindaco uscente più o meno se la cava rispondendo nel merito delle questioni (alcune di interesse personale “spicciolo” del proponenti) o comunque glissando con discreta eleganza sulle questioni più spinose. Ah, sì: pare che Nadia non partecipi alle feste parrocchiali (falso ! dice qualcuno)… se siamo a questi livelli mi chiedo a che serve aver messo in piedi una squadra del genere (ma tant’è: qui si vincono e perdono elezioni sul fatto che “non si sorride per strada”. Bah !). Il “simpatizzante PD” Gamboni (se non ho inteso male, in ogni caso consigliere di minoranza uscente) fa pubblica dichiarazione di NON voto alla lista del PD. Nei paesini capita e (va detto) a Montegridolfo, da sempre, si fronteggiano due liste: una di sinistra e una di sinistra-centro. Non dimentichiamoci che a queste latitudini e altitudini il “fu” PCI superava il 60% dei consensi e Rifondazione Comunista (e annessi cespugli derivanti dalle molte scissioni) ha ancora uno zoccolo durissimo di elettori. Vengo chiamato in causa in quanto mondainese: il “compagno” Gamboni vorrebbe più feste e più turismo e dice a Nadia di “imparare dai migliori” (cioè noi mondainesi). La cosa mi lusinga ma una cosa devo dirla e la dico: se Mondaino è quel che è lo deve (anche e soprattutto) al volontariato organizzato rispetto al quale l’Amministrazione (che qualche merito ce l’ha… beninteso) è convintamente complice. Su questo i “cugini” di Montegridolfo aprono un “pacato” dibattito che verte sui “soliti 7-8 che tirano da sempre la carretta”: insomma tutto il mondo è paese e Montegridolfo non fa eccezione. A seguire buffet (semplice: un po’ di bibite, dolcetto, pizzetta. Dopo tanto parlare e sudare ci voleva, nonostante sia quasi mezzanotte). E’ il momento dello “struscio” e dei commenti a caldo (i 32 gradi aiutano…): i compagni e gli amici vengono a farti gli in bocca al lupo; i conoscenti (quelli che non votano a sinistra, anzi…) ti vengono a dire che una croce sul simbolo del PD e quindi un voto per te non te lo negheranno di certo.  Apprezzo il gesto e capisco il sacrificio. Due pensieri mi attraversano la mente: uno è “bulgaro” (le proiezioni su Montegridolfo mi accreditano di un 78%), l’altro è al segreto dell’urna (magari non sarà il 78% ma qualche voto di stima, alla fine, lo rimedierò…). Si è fatta mezzanotte: domani si lavora (salvo presenziare un’oretta al mercato di Mondaino; alle 21.00 di nuovo in trincea a Saludecio, per la precisione a S. Ansovino) e vorrei salutare mia moglie o almeno provarci. Ovviamente Milena, quando arrivo a casa, dorme. Più che un saluto è una sveglia…  Fortunatamente (per lei e per Leo) tra 10 giorni sarà tutto finito. Spero che non abbia letto le leggi di Murphy: in particolare quella che dice “Sorridi… domani sarà peggio !”.
Ancora nove giorni di campagna elettorale. Mercoledì 27 (per gli statali è San Paganino...). Si esce presto, alle 8.30 c'è l'appuntamento "fisso" al mercato di Mondaino (ci si fa vedere, si saluta un po' di gente, si distribuiscono fac-simile e programmi. Ne approfitto per fare due passi con Leonardo, nel tragitto “Pesa Pubblica – Nonna Vera”, gli porgo l’indice della mano (che Leo stringe forte) e passin passetto siamo in Piazza Maggiore.
 
Toh ! C’è anche Rosanna (Mastrogiuseppe, il candidato Sindaco “avversario”) con i suoi fac-simile e un paio di ragazzi della lista (sua), uno di questi è Alessandro (che mi contende la palma di Mondainese più alto…), salutino cordiale d’ordinanza. Porto Leo a destinazione e torno in Piazza per una capatina. Toccata e fuga, devo sistemare un paio di cosine del “mio” assessorato e devo poi fiondarmi a Riccione prima - per conto dei “miei” clienti – e a Pesaro poi (ufficio). Alle 19.30, nel percorso “Pesaro-Mondaino” trovo anche il tempo di visitare un paio di famiglie (sono agente assicurativo, tra l’altro e devo consegnare un paio di polizze…). Casa. Cena. Barba, 15 minuti netti di giochi con la famiglia e sono pronto (la palpebra è a mezz’asta: inizio a essere veramente stanco) per andare a S. Ansovino (Saludecio). Circolo ACLI, Davide Garavaglia si presenta agli abitanti della frazione. Finalmente un po’ di fresco e pioggia (era ora), serata di ordinaria amministrazione. Interventi degli ospiti in apertura (Andrea Gnassi segretario PD; i “concorranti” alleati Diego dell’IDV e Paolo di Rifondazione) e poi mi passano la parola. Non sono in serata, non mi piace aprire i lavori (questo oramai agli assidui sarà evidente), però c’è Andrea Tenti da sostenere e chiedo preferenze per lui e agli altri ragazzi di S. Ansovino. La presentazione di Davide Garavaglia oramai la so a memoria, ma devo ammettere che il gruppo – con il passare dei giorni – è via via più efficace. La parte “gustosa” arriva all’apertura del dibattito. Alessandro Lappi (commercialista e candidato) tira fuori due grafici interessanti che fotografano abbastanza bene quello che l’amministrazione precedente ha “combinato a Saludecio” negli utlimi 5 anni. Riassunto: a fronte di 1.500.000 euro di incassi da oneri di urbanizzazione, 1.700.000 euro di mutui accesi sono stati effettuati circa 4.600.000 euro di investimenti. Al netto del “lascito” del Sindaco precedente, svariate centinaia di migliaia di euro (fondi comunitari, in prevalenza) significa solo una cosa: che l’Amministrazione Sanchini non è riuscita a ottenere un finanziamento significativo. In altre parole il nulla totale! Non solo: mi salta all’occhio un altro dato, l’introito attuale per oneri di urbanizzazione è praticamente nullo (25.000 Euro) e so bene che in fase di consuntivo il “buon Pino” (e la sua Giunta) ha deciso di applicare gran parte dell’avanzo di amministrazione per avviare i cantieri a tiro di elezioni. Chiedo ad Alessandro se e come è stato chiuso il bilancio. La risposta è clamorosa: applicando (anche) 250.000 Euro (che non saranno mai incassati) di oneri alla parte corrente. Faccio notare al pubblico (che, naturalmente, non è troppo avvezzo a questo tipo di cifre) cosa significa tutto questo: che Saludecio ha il futuro ipotecato per i prossimi 15 anni (se va bene) ed è potenzialmente e virtualmente in dissesto, se non capita qualcosa nel frattempo. Non avevo notato che in sala era presente l’Assessore al Bilancio (Cialotti): mi dicono che, man mano che “snocciolavo” le cifre e raccontavo le conseguenze la faccia si faceva via via più scura e lui via via più piccolo sulla sedia. Non arrivano repliche a quel che dico e che viene ripreso (ottimamente) da Davide e i suoi: abbiamo colto nel segno.  Finale con ciambella e pacche sulle spalle di rito: qualche amico di mio padre (ex colleghi di lavoro e mezzi parenti) si avvicina per la stretta di mano, i complimenti non di rito e gli in bocca al lupo (di rito, questi sì). Un’altra buona serata, abbiamo (tutti) dimostrato di sapere dove mettere le mani e di non essere degli sprovveduti. Insomma, per essere un mercoledì sera piovoso di fine primavera poteva andare anche peggio.  Torno a casa un po’ prima del solito (23.30): la famiglia (al completo) dorme, chi sul divano, chi nel lettino.  Sei ore di sonno e domani si riparte.
 
Programma: mattina a Rimini, pomeriggio in ufficio, serata “on the road”. Ci sono almeno tre eventi cui presenziare: Montefiore irrinunciabile (ore 21.00), Livia Turco a San Clemente (22.15) e Garavaglia a S. Maria del Monte (inizia alle 21.00). Credo che un salutino alla “cara Livia” andrò a farlo, ci sarà anche Stafano Vitali e un altro po’ di gente… poi, tornando a casa magari mi fermo a S. Maria del Monte a vedere/sentire come è andata…

Meno nove. Giovedì.

Realizzo il fatto che ho praticamente fatto campagna elettorale a Saludecio (peraltro divertendomi molto), non che la cosa mi dispiaccia - anzi - mi sovviene il fatto che magari curare un po' più casa mia (Mondaino) non sarebbe male. D'altra parte domattina (sabato 30) faremo il punto della situazione proprio a Mondaino: un po' di organizzazione sulle preferenze, il punto sulle famiglie da visitare, la distribuzione del "secondo giro" di programmi e fac simile di schede, insomma prepariamo il rush finale.

Sarà il fresco, sarà la tirata di questi giorni ma sono abbastanzateso. Fortunatamente ho programmato una mezza giornata di "riposo attivo" parto da Rimini: ci sono libri da ritirare per la premiazione del Latinus Ludus (31 maggio, domenica) ma soprattutto Mario Guaraldi - editore in Rimini - da incontrare. A Mario mi lega una amicizia sincera (tra cattocomunisti ci si intende, direbbe qualcuno...) e condivido con lui un approccio dissacratorio (o creativo, se volete) alla vita, le cose e la politica. Non ci parliamo da troppo tempo: un'ora di "confessionale" serve a entrambi per scaricare tensione ericaricare le pile.

Seconda tappa: Provincia di Rimini (ometterò i nomi delle persone incontrate: non vorrei che Brunetta, insomma, ci siamo capiti...) anche qui ci sono persone (una in particolare)con cui ho il bisogno fisico di parlare ogni paio di mesi. Trascorro due ore serene a sfogarmi, a parlare di politica riminese, di prospettive, del PD che vorrei e vorremmo... baci, abbracci e si saluta (sono già le 13, l'ufficio chiama, lo stomaco brontola). Scopro che c'è una pattuglia di "compagni/e di Rimini" che vedono nella mia candidatura (incredibile ma vero) uno dei pochi motivi per votare PD. Mi convinco, se ce ne fosse bisogno che questa corsa incredibile (e bellissima esperienza) non sarà fine a sé stessa: dall'otto giugno, comunque vada, ci sarà da lavorare. So bene che questa è l'ultima volta (ma per davvero) in cui molti "ex" voteranno per noi o, meglio, ci concederanno l'ennesima possibilità. Non possono essere delusi.

Pomeriggio di routine e di lavoro (si rientra a casa alle 20.15), cena veloce e via a Montefiore (il programma della serata prevede: Presentazione della Lista Vivere Montefiore di Geo Agostini; capatina a S. Andrea in Casale per incontrare Livia Turco e/o S. Maria del Monte per sostenere Davide Garavaglia alla fine opterò per la seconda).

Alla Falda (Montefiore Conca) tanta gente, circa 100 persone: mi viene concesso un intervento alla fine della presentazione (il "dottor Geo" lascia palco e microfono a me e Carlo Forlani). Nell'attesa incontro mio cognato (residente proprio alla Falda) con annessa nipotina... come sempre la piccola (ha quasi 4 anni) va blandita per una buona mezz'ora per ottenere abraccino e bacino ma alla fine "lo Zio Nico" la spunta (nota: Chiara è molto divertita e stupita dal vedere la faccia dello zio sui manifesti che "abbelliscono" la piazza). Siamo all'aperto e una simpatica tramontana ci sferza tutti, sono le 22.30 e il buffet con fava e formaggio incombe. Mi limito a un paio di minuti di intervento ma un paio di cose ai montefioresi le dico. Innanzitutto che come comunità hanno già vinto: infatti Filippo Berselli non sarà più il loro Sindaco (è bastato un innocente manifesto AAA Sindaco cercasi per farlo desistere dal rimettersi) ora si tratta di completare l'opera scegliendo il candidato giusto; in secondo luogo che è necessario (al solito) che la Valconca sia rappresentata nelle Istituzioni e nella provincia e che, se proprio devono votare a destra almeno votassero Massimo Pazzaglini che è di destra per davvero e ha appeso il più bel manifesto degli ultimi 30 anni (che lo ritrae in posa plastic, in canottiera, a "spalare" letame forcone in mano come "l'instancabile trebbiatore" che, forse, qualceh nostalgico ricorderà...). Risate e applausi.

Sono le 22.30, addento una fetta di ciambella e mi rimetto in macchina - decido di andare a S. Maria del Monte a "chiudere" la presentazione di Garavaglia. Al circolo ARCI atmosfera tesa e facce tirate (tra il pubblico), poi capisco perché: in sala una nutrita rappresentanza (compreso l'attuale vice sindaco) della "Lista Sanchini". Ci si scontra su concesioni edilizie e opere pubbliche. L'intento degli intervenuti (che disturbano, vociando, tutta la presentazione) è chiaro: provocare e innervosire. Davide non ci casca, i suoi se la cavano discretamente, il buon "Guto" (così lo chiamano) rimedia una figura discretamente barbina e spiegarlo è relativametne semplice: non si interviene alla presentazione (da candidato in corsa) della lista avversaria presentando il "proprio programma" (ammesso che ce ne sia uno...), peraltro in maniera scomposta e poco educata. Si chiamano cadute di stile. Lo leggo come un chiaro segno di difficoltà, di certo non è stato un bel vedere e sentire.

Mi viene concessa la parola molto tardi: mi limito a due parole (buona notte) ma sottolineo che, se quello è il loro modo di fare (degli attuali amministratori), Saludecio andrà avanti benissimo (sarcasmo), andassero pure avanti così. Sottolinea, poi, che la mia presenza costante a Saludecio è legata a un fatto fondamentale: che una Saludecio male amministrata o in difficoltà è un problema anche mio, nel momento in cui vorrò (vorremo) valorizzare un territorio.

Finale con sorpresa: nel pubblico, non visto all'arrivo (da me) c'è Massimo Pierpaolini (già consigliere provinciale per Forza Italia, già in quota PRI etc. etc.). Stretta di mano e chiaccherata aperta sul fatto che la Valconca non può non essere rappresentata in Provincia (concordo), ci raccontiamo un po' di cose su quanto rispettivamente fatto in questi ultimi anni.

Massimo è decisamente naiv, i suoi atteggiamenti (politici) estremi ma, come sempre, quando vai sulla sostanza delle cose alla fine si riesce anche a discutere pacatamente delle cose. Insomma i sinceri auguri che mi fa alla fine (rimproverandomi: dovevi farti dare un collegio sicuro !) mi fanno piacere.

La serata si conclude. Si va a nanna è passata l'una...

Postilla: vivo da sempre la politica come competizione leale, confronto di idee e progetti. Rispetto l'avversario ma, a competizione in corso ho un solo obiettivo: vincere, con tutti i mezzi (leciti) consentiti. E la competizione si gioca sul piano politico, mai su quello personale.

Sarà un passaggio naturale, alla fine di tutto questo (quando arbitro fischia, come diceva il mitico Boskov), consolare i vinti (magari sarò io da consolare) e complimentarsi con i vincitori e, come ho sempre fatto, svestirmi dai panni dell'uomo di parte per vestire quello dell'amministratore o del semplice cittadino/volontario pronto a collaborare con chiunque per il bene della mia comunità e nel mio territorio. Spero di non essere il solo a pensarla così...

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